L'evoluzione Green della specie 3.0
Nel precedente articolo, abbiamo accennato alle tattiche green di due marchi molto noti. Partiamo da Coca Cola: l'idea è stata quella di proporre una lattina green nel vero senso della parola. Verde la confezione, accompagnata da una campagna parallela che vede la crescita qualitativa del packaging verso un modello migliore, riprendendo l'idea dello sviluppo evolutivo dell'uomo, a partire dai primati
Il tutto a suggerire che l'evoluzione green è l'unica possibile, per uno sviluppo migliorativo (in questo caso, del marchio). Non solo, richiamando l'evoluzione della specie, il green si pone anche come l'unica scelta, inevitabile.
Il punto è proprio questo. Le aziende scelgono il Green Marketing perché sanno che non si tratta di una scelta tra le tante, ma la scelta, l'unica via per riscuotere ampio consenso, soprattutto da parte dei consumatori on line. Se ne parla dai primi anni ’90, qual è il motivo di tanto successo oggi? Perché gli utenti online sono maggiormente interessati ai prodotti eco-sostenibili?
Una strategia di marketing orientata all’eco-sostenibilità e all’ecologia, è l’arma vincente delle aziende che vogliono vendere con successo i propri prodotti offline, ma soprattutto online. Secondo uno studio recente condotto da DoubleClick Performics (il reparto marketing di Double Click, il consumatore online è, infatti, interessato maggiormente all’acquisto di prodotti che siano “green”, eco-sostenibili. L’indagine rivela addirittura che l’utente è disposto a spendere anche il 5% in più quando si tratta di aziende che promuovono l’eco-sostenibilità. La ricerca è stata realizzata con 1087 adulti che hanno dichiarato di essere interessati ad un tipo di marketing ecologico che parla di rispetto dell’ambiente e che inoltre aiuta l’utente a risparmiare soldi e a vivere meglio. La coscienza ambientale non è un add on, non va usata in termini prettamente pubblicitari, perché il mercato non risponderebbe ad un approccio così superficiale (come ha rilevato con i suoi studi Brand Wiki).
A conferma di questo, la campagna Eni. Tutto fuorché essere un marchio green o eco-compatibile, vista la tipologia del prodotto, Eni è riuscita a dare un'immagine ecosostenibile all'azienda, con l'ormai nota campagna “30 per cento”. Un cambiamento non essenziale nell'azienda, ma una modalità comunicativa importante, che volgeva a dare un'immagine accattivante di una società che vuole cambiare.
Think green potrebbe essere il nuovo motto delle aziende, ma soprattutto talk green nell’ottica di un conversational marketing, dove parlare e ascoltare le esigenze dei propri consumatori rientra nelle attività principali delle aziende che puntano al soddisfacimento e alla fidelizzazione del proprio pubblico. Nel prossimo articolo, vedremo come questo sia una tendenza molto marcata nel mondo del turismo, dove il mercato tradizionale ha aperto le porte ad una maggiore sensibilità alla sostenibilità e al rispetto di natura e cultura. In questo caso, il Green parla la lingua del turismo responsabile, con tour operator specializzati (a titolo esemplificativo, I Viaggi del Sogno).
Angelo Lo Giudice - Riferimenti