Bolletta troppo cara, poco leggibile, continui tentativi di truffa per accaparrarsi un cliente di energia
Nell’epoca moderna, ogni giorno, siamo tutti tartassati dalla mattina alla sera da operatori telefonici che ci propongono tariffe più convenienti e hanno sempre un consulente commerciale pronto ad intervenire nella nostra zona. Chi di voi non conosce Claudia di Telecom, Francesca di Enel Energia o Federica di ENI per il gas metano?
Tutti noi abbiamo provato, abbiamo cambiato, siamo stati fregati o così ci sembra, perché la bolletta alla fine è aumentata, la leggibilità delle voci riportate è diminuita e chi ci risponde non ci fa minimamente consulenza, si limita a “dimostrarci” (quando va bene!) che la bolletta è da saldare nei tempi previsti. Mentre per la fonia è semplice cambiare operatore mantenendo il nostro numero (si può farlo in meno di 24 ore), con energia e gas non è così e la bolletta è veramente insidiosa per le voci che “nasconde” agli occhi di un utente poco esperto. Per nascondere non è necessario omettere o non scrivere, basta mischiare le carte e imbottire le bollette di dati inutili per il consumatore affogando la verità in un mare di dati che, pur veri, non hanno alcun senso.
In questo settore avere un consulente energetico che scelga per noi, ci apra gli occhi sulle tariffe di mercato e su quel che paghiamo sembra diventato un lusso, ma non sappiamo alcune cose importanti:
1) Un bravo consulente prende le nostre vecchie bollette e capisce se ci hanno truffato, facendoci recuperare dei soldi già spesi (ad esempio, riduzione delle accise sulle tariffe del gas per alcune aziende che non ne fanno richiesta per disinformazione).
2) Un bravo consulente non costa, viene pagato a provvigione dalle compagnie alle quali ci porta (quindi, un bravo consulente è un agente plurimandatario, non legato mani e piedi ad una unica azienda).
3) Un bravo consulente continua a lavorare per noi durante l’anno, rilevando eventuali anomalie di fatturazione e mantenendo o migliorando la tariffa, altrimenti perde le nostre provvigioni.
Esempio di caso trattato: azienda con contatore da 30 Kw, costo medio del Kw in bolletta di 0,26 € cent e consumo di 100.000 Kwh annui.
Risparmio ottenuto (dopo analisi) di ben € 7000 / anno con costo Kwh medio di 0,19 € cent.
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